Credito di imposta per Ricerca e Sviluppo – Le novità previste dalla Legge di bilancio 2017.

Gli incentivi fiscali riconosciuti sotto forma di credito di imposta alle imprese che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, è stato introdotto nel nostro ordinamento con l’articolo 3 del Decreto Legge 145/2013, convertito, con modificazioni dalla Legge 9/2014, integralmente sostituito dall’articolo 1, comma 35 della Legge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015).
Con la Legge di Bilancio 2017 e con i successivi chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate attraverso la Circolare n. 13/E del 27.04.2017, l’agevolazione è stata interessata da un ulteriore intervento da parte del nostro legislatore, e le principali novità, che ora verranno prese in esame, riguardano il periodo di agevolazione, la misura e l’importo massimo del credito d’imposta, le modifiche sulle spese ammissibili e l’ampliamento della platea dei soggetti beneficiari.
È stato esteso di un anno, e quindi fino al 31.12.2020, il periodo entro cui le imprese potranno beneficiare del credito d’imposta riconosciuto sugli investimenti incrementali effettuati per ricerca e sviluppo.
Tra le novità, che si applicano da quest’anno, viene concesso un anno in più per effettuare gli investimenti, viene innalzato da 5 a 20 milioni di euro l’importo massimo annuale del credito che ciascun beneficiario può maturare mentre l’aliquota aumenta al 50% e diventa unica per tutti i tipi di spese ammissibili.

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